Università Cattolica del Sacro Cuore

Sanità

Le dimensioni della spesa privata e pubblica per la ricerca, per la produzione dei servizi e per la parallela attuazione dei vari sistemi assicurativi conferiscono oggi al settore sanitario un rilievo enorme, sia per l’entità in sé dei flussi per il suo elevatissimo contenuto tecnologico in termini di farmaci, attrezzature, sistemi, forza lavoro. Inoltre, il carattere “meretorio” delle attività a tutela della salute implica che queste siano regolate e/o integrate (come accade in Italia) da sistemi assicurativi e produttivi pubblici e suscitino quindi complessi problemi di finanza pubblica e di equità distributiva, sia sul versante della fruizione reale delle prestazioni, sia su quello della ripartizione dell’onere finanziario secondo la capacità contributiva dei cittadini. Alla base di tutto sta ovviamente il fenomeno microeconomico per cui ogni soggetto ha un interesse personale più o meno forte, in ogni momento del suo ciclo vitale, ad investire per difendere o accrescere il proprio stock di salute allo scopo di fruire dei benefici psico-fisici che la buona salute gli arreca e di essere più produttivo sul mercato del lavoro. Ciò fa si che la radice micro della tutela della salute sia intrecciata con quella che guida gli investimenti in istruzione e formazione professionale. Ambedue portano alla difesa e alla crescita del capitale umano di cui il soggetto si può avvalere, e ambedue hanno – come effetto aggregato – lo sviluppo quantitativo e qualitativo del sistema economico e sociale, nonostante gli effetti controproducenti dell’invecchiamento medio della popolazione e dell’incremento della sua fragilità a fronte della minore mortalità. All’interno dello IEIL si è formata una sezione che fa ricerca sui suddetti problemi. Essa coopera, da un lato, con il Centro di Ricerche e Studi in Management sanitario (CERISMAS) creato dalla Facoltà di Economia e dallo IRCCS Carlo Besta di Milano e, dall’altro, con i centri di ricerca della (Facoltà di Medicina e Chirurgia di Roma, Istituto di Igiene e Laboratorio di valutazione delle tecnologie sanitarie).

Le ricerche, di norma finalizzate in progetti che fruiscono di finanziamenti di Ateneo (su stanziamenti del MIUR), sono state negli anni recenti prevalentemente dedicate agli aspetti microeconomici e “reali” (organizzativi e allocativi) dei processi sanitari e, segnatamente, a:

  • diritti di proprietà, innovazione tecnologica e governance nelle strutture di offerta
  • problemi di equità nella sfera di “giustizia” della tutela individuale e collettiva della salute in presenza di sistemi assicurativi obbligatori e universalistici
  • implicazioni economiche (nei confronti del lavoratori e delle imprese) delle condizioni sanitarie nei luoghi di lavoro e politiche di regolazione e controllo

Le predette attività di ricerca hanno importanti intrecci con la didattica. Si segnala l’organizzazione e lo sviluppo, nella sede di Roma, degli studi fondanti di Economia sanitaria e di Valutazione delle tecnologie sanitarie nell’ambito del C.d.L. triennale e specialistico in Economia e gestione delle aziende e dei servizi sanitari, unitamente all’avvio del corso di Economia sanitaria, nella sede di Milano, nell’ambito del C.d.L. specialistico in Economia (percorso Economia e politiche del settore pubblico).